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Logo Comune SermideNell'ultimo Consiglio Comunale di Sermide era in discussione la proposta dell'Amministrazione di ridurre la pressione fiscale - in questo caso la TASI- facendo risparmiare ai contribuenti sermidesi una cifra tra i 160.000 ed i 180.000 €. Non una grande cosa - tra 60 e 65 €. a famiglia- ma comunque una bella sfida per il Comune che quest'anno dovrà fare a meno anche di quasi 300.000 €. che lo Stato, con il Fondo di Solidarietà, taglierà rispetto ai trasferimenti dello scorso anno. La stessa proposta di riduzione prevedeva anche l'innalzamento del minimo da versare (da 3 a 12 €.) sotto il quale si era esentati dal pagamento, oltre alla riduzione della percentuale (dal 25 al 10%) della quota TASI riservata agli inquilini; l'idea era che per cifre così modeste era inutile far "penare" tanta gente rappresentata in maggioranza da fasce deboli della popolazione (anziani e piccolissimi proprietari). Niente di straordinario si diceva, ma proposte a nostro parere sensate e condivisibili : non però secondo la minoranza consiliare che ha votato contro sia sulla riduzione dell'aliquota, che sull'aumento del minimo esente, che sull'agevolazione agli inquilini. Gli argomenti a supporto di questa scelta sono elencati sul documento presentato in sede di Consiglio, poi riportati dalla stampa locale, ma a ben guardare risultano privi di fondamento e proviamo a spiegarne il motivo.

1. Si afferma che si poteva fare di più perché l'avanzo del conto consuntivo comunale 2014 è stato di circa 2 milioni: falso perché l'avanzo è stato di 1.153.000 €., eccezionale e non ripetibile e comunque utilizzabile quest'anno per opere ed interventi già previsti, ma non eseguiti lo scorso anno.

2. Si afferma che la pressione fiscale esercitata localmente è cresciuta nel 2014 a oltre 2 milioni dai 900.000 €. del 2011: falso perchè le imposte accertate del Comune (titolo 1 categoria 1) sono state 3.410.000 nel 2011, 2.646.000 nel 2012, 1.540.000 nel 2013 e 2.114.000 nel 2014 (a cui vanno aggiunti 915.000 €. di ICI Edipower del 2004 che finalmente siamo riusciti a recuperare e che hanno in parte determinato l' avanzo).

3. Si afferma che in Italia la progressività dell'imposta (più alto il reddito maggiore l'aliquota fiscale) non funziona a causa dell'elusione e della evasione fiscale; l' attuale Amministrazione ha introdotto l'aliquota progressiva per l'addizionale IRPEF nel 2012 e coerentemente la minoranza aveva votato contro. Ora la stessa minoranza vota contro perchè non applichiamo lo stesso principio alla Tasi (proposta peraltro di difficile praticabilità se non con complicati meccanismi di detraibilità e con effetti poco prevedibili).

4. Si afferma che le attività produttive sono troppo penalizzate in un momento in cui andrebbero aiutate, ma subito dopo si critica la riduzione della TASI perchè aiuta troppo la maggiore di queste attività.

In definitiva una serie confusa e contraddittoria di critiche spesso basate su dati sbagliati o su cervellotiche supposizioni che danno l'impressione a chi legge il documento presentato che il fine ultimo sia la polemica e non la critica costruttiva. Si citano rari casi in cui sono diminuite le tasse, la Tasi in particolare, scordando volutamente che la quasi totalità dei Comuni a noi vicini le hanno invece aumentate. Un ultimo dato errato: non ci risultano aumenti di tasse del 250% - abbiamo visto che le tasse pagate a Sermide dal 2011 sono calate - e certo la decisione di un simile aumento ce la ricorderemmo; restiamo comunque in attesa di eventuali dati a supporto di quanto erroneamente affermato dalla minoranza consiliare.

Il Sindaco - Paolo Calzolari