header

Logo Comune di SermideNell'elaborare le risposte alle Vostre interrogazioni, vien da chiedersi quale apertura possa esservi nel recepimento delle stesse, quando il tentativo di dare spiegazioni e chiarimenti a legittime domande, verrà accolto da chi ha già sentenziano un "peccato di superficialità e leggerezza", addirittura facendoci la grazia di utilizzare eufemismi. In ogni caso lo facciamo, fiduciosi! Per rispondere alle domande poste nell'ultima parte dell'interrogazione, è necessario precisare contestualmente alcuni aspetti che voi ponete a premessa e presupposto delle domande stesse. Essendo, infatti, la vostra introduzione imprecisa, il solo rispondere senza chiarire tali imprecisioni, non consentirebbe una chiara comprensione delle risposte. Innanzitutto va precisato che i bandi comunitari sono molto chiari nel determinare i documenti necessari per presentare le proposte progettuali: vengono certificati in modo inequivocabile gli atti e le procedure necessari per potervi partecipare. Gli atti prodotti dall'Amministrazione di Sermide, dunque, sono quelli previsti dalla normativa europea, sottoscritti dai soggetti previsti dai bandi e nelle modalità previste dagli stessi. Se invece i riferimenti agli atti di cui fate cenno in premessa riguardano la necessità di trovare in atti pubblici una chiara espressione della volontà da parte dell'Amministrazione di partecipare al bando europeo, è necessario ricostruire il percorso che fin qui ha fatto l'Amministrazione per arrivare a questo obbiettivo. Più volte abbiamo dovuto sentire il gruppo consigliare di minoranza criticare l'attuale maggioranza per non aver chiarito la propria volontà e dispiace che sia ancora necessario, dopo numerose richieste ufficiali e non, a cui è stato risposto ufficialmente e pubblicamente, tornare sulla scelta che l'Amministrazione ha compiuto di puntare fortemente sull'Europa per colmare le criticità che il nostro territorio porta con sé da ormai troppo tempo. Questa è una scelta chiara, ci pare, su cui è legittimo da parte della minoranza porsi in modo critico o scettico. Ma è una scelta fatta in modo chiaro su cui spereremmo di non dover più tornare se non per valutarne, in futuro, l'efficacia. La volontà di questa Amministrazione di puntare fortemente sulla programmazione europea porta con sé alcune conseguenze sia di tipo organizzativo che di tipo gestionale. L'Europa non è solo un soggetto che chiede sacrifici. Nelle sue procedure delinea modalità di gestione e criteri di efficacia ed efficienza ai quali ci pare utile allinearci progressivamente. Perseguire, pur nel piccolo di un Comune, quegli stessi criteri, consente all'Amministrazione da un lato di adeguare i propri indicatori a livelli di qualità superiori, dall'altro di dimostrare la propria volontà di contribuire al raggiungimento delle finalità della programmazione europea, così come previsto dal principio di sussidiarietà. Per questo abbiamo, fin dai primi mesi, attivato un processo che consentirà all'Amministrazione di strutturare relazioni e procedure tali da proporre con sempre maggiore continuità progetti utili per il territorio: il progetto di carattere culturale che tanto criticate e di cui abbiamo avuto modo in più occasioni di ricevere le vostre legittime opinioni difformi, è, in quest'ottica, solamente un primo tentativo di attivazione di un processo virtuoso che avrà bisogno di qualche tempo per poter arrivare a regime. L'espressione chiara dell'Amministrazione, del resto, inizia con la predisposizione di un Comitato con Confagricoltura per l’attivazione di un GECT (Delibera GC n. 100 del 27/07/2012) nel cui Protocollo d’Intesa è chiara l’intenzione di “strutturare progetti che ottengano risorse comunitarie”. A tal fine, nel protocollo stesso, l’Amministrazione, così come il partner, si è impegnata a dedicare una quota di 3000euro per sostenere le spese, i rimborsi e i costi per poter presentare i primi progetti e si è definita una posta di bilancio ad hoc chiamata “Spese di costituzione e gestione Comitato programmazione e progettazione comunitaria” approvato nella variazione del Consiglio Comunale del 27/07/2012 (una variazione che esprime chiaramente una volontà politica e amministrativa ben definita). L’esplicita dichiarazione di volontà, prosegue con l’attivazione di un comando riguardante una figura con professionalità specifiche (Delibera GC n. 115 del 29/8/2012) per seguire i percorsi di cui sopra. Le determine a cui fate riferimento, pertanto, sono la conseguenza operativa di tali scelte e fanno riferimento, infatti, proprio a quel capitolo di bilancio. In tali atti sono previste spese utili da un lato a costruire un progetto coerente (che necessita il contatto diretto con tutti i partner coinvolti e non solamente una adesione formale inviata via mail da parte degli aderenti) e dall'altro a candidare Sermide quale leader di tale progetto in modo credibile (e quindi dimostrando una chiara volontà di perseguire tale progettualità, anche attraverso l'ospitalità di cui parlate). Tutte le spese, che politicamente continuiamo a considerare investimenti, sono state rendicontate in modo tale che, qualora dovesse essere approvata la progettualità presentata, potranno rientrare fra quelle rimborsabili dai fondi del progetto (ricordiamo che essere leader e non partner di un progetto europeo, oltre agli ovvi oneri gestionali, porta con sé qualche “onore” legato alla possibilità di utilizzare parte dei finanziamenti per la stessa struttura gestionale). Tuttavia, ricordiamo, a titolo di esempio, che il partner spagnolo ha provveduto al vitto e alloggio durante il viaggio in Spagna a cui fate riferimento, dimostrando a sua volta una chiara volontà di partecipare in modo serio al progetto, così come tutti gli altri partner hanno provveduto alle proprie spese di viaggio, ad esclusione del partner greco, e di un esperto di programmi comunitari che nella costruzione del progetto hanno però avuto anche un ruolo operativo. Ci pare quindi che la volontà dell’Amministrazione di impegnare risorse per cogliere opportunità progettuali europee sia stata ufficialmente esplicitata negli atti riportati. Nello specifico, ripetiamo, quella presentata ad oggi è una proposta progettuale, su cui si faranno gli atti impegnativi per l’Amministrazione, qualora dovesse essere valutata positivamente dalla Commissione Europea. Anche la motivazione del bando (che aveva scadenza effettiva l'8 Novembre, non il 7 come affermate) riportata nell’interrogazione non è esatta, poiché quelle indicate dall'interrogante sono quelle generali del primo asse di finanziamento e non quelle specifiche del asse 1.1 al quale si è partecipato; ed in ogni caso, pur nella sua genericità, riconosce anche gli enti locali fra i soggetti ammissibili e fra gli obbiettivi vi è quello di far lavorare enti di settori diversi. Nello specifico, l'obbiettivo che si è ritenuto di perseguire è quello di costruire reti utili a realizzare partenariati strutturali nell’ambito della valorizzazione culturale e turistica. L'importo da co-finanziare, in attività e personale, è al massimo di 50.000euro all'anno per 5 anni da parte di Sermide (così come risulta nella proposta depositata: una cifra che è sempre stata ampiamente superata per le attività culturali nel Comune di Sermide in tutti questi anni). Ogni partner certifica i propri costi e riceve solamente in funzione dei costi sostenuti (costi per attività e per personale dipendente). La partecipazione al bando prevede la presentazione di una semplice stima dei costi (estimated budget) e dei dati di ciascun partner (profilo, priorità ecc...). Il Sindaco ha, quindi, firmato la proposta progettuale per poterla sottoporre alla valutazione della Commissione Europea. Gli atti per la traduzione operativa del progetto e gli impegni conseguenti, saranno sicuramente oggetto di specifica delibera di Giunta, ma solamente a seguito della valutazione positiva della Commissione (che consisterà nella valutazione del materiale ricevuto tramite l'invio informatico, unico ritenuto ufficiale). Allo stesso modo, in quel contesto, cioè nel momento in cui vi dovesse essere l'impegno effettivo dell'Amministrazione, saranno richiesti formalmente tutti i pareri di legittimità necessari. Non solo. Sermide, in qualità di coordinatore, in questo caso farà siglare ad ogni partner un vero e proprio contratto impegnativo. Tutti i partner, quindi sono responsabili al pari livello e se un partner non è in grado di sostenerne le attività, viene estromesso dal progetto. Tutte le aree del Comune sono state messe al corrente della scelta da parte dell'Amministrazione di intraprendere questo percorso e con l'anno nuovo si inizierà un cammino per attivare anche una struttura gestionale apposita, come previsto dal Diritto Europeo. Non comprendiamo la richiesta riguardante una struttura anglofona: intendete forse di tipo anglosassone? O una struttura dal nome inglese? O piuttosto una struttura in cui vi siano presenti persone che parlano inglese? Qualora la preoccupazione fosse riguardante la possibilità di avere persone che siano in grado di parlare inglese, ci teniamo a sottolineare che il progetto inviato è stato tutto tradotto in inglese, impegnando in parte la Giunta (le cui competenze linguistiche potrebbero sorprendervi) e in parte giovani del territorio con specifiche competenze che si sono resi disponibili gratuitamente. Anche questo ci sembra un modo per verificare l'esistenza effettiva su questo territorio di competenze che in quest'ambito potrebbero diventare un'importante risorsa a cui dare sbocchi e che altrimenti rischiano di non essere valorizzate. Ringraziando il gruppo consigliare di minoranza per mantenere vivo lo spirito della democrazia proprio in forza del proprio ruolo di osservatore critico e attento di quanto la maggioranza sta facendo e auspicando che in futuro si possano trovare anche spunti propositivi e concrete disponibilità di impegno e non solamente critiche, cogliamo l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale e un felice anno nuovo.