Il Ministero delle Finanze ha annunciato con inaspettata tempestività ( 8 Luglio sulla stampa nazionale) che il gettito IMU a carattere nazionale ha pienamente rispettato le aspettative e quindi, fortunatamente, ciò eviterà ritocchi alla quota parte di competenza dello Stato centrale, che rimane pari a metà di 0,76% , l’aliquota base “raccomandata” dal Governo: non si verifica quindi la temuta eventualità di un ulteriore sacrificio di gettito a livello locale a favore di Roma, per “ragion di Stato” per dare priorità al “Salva Italia” a scapito dei Comuni.
Considerato lo scampato pericolo, dando per scontato che risposta analoga di gettito è prevedibile nel nostro Comune, anche se in ritardo per la proroga dettata dal Decreto Legge n. 74 che sospende i termini dei versamenti degli obblighi tributari scadenti nel periodo compreso tra il 20 maggio 2012 ed il 30 settembre 2012, va a nostro avviso immediatamente ripreso e riconsiderato il bilancio di previsione, in particolare l’aliquota IMU allo 0,96% sulla quale è basata la fiscalità locale.
Abbiamo già compiutamente espresso le nostre ragioni in fase di discussione consigliare con le considerazioni espresse nella richiesta di emendamento sintetizzata di seguito che ci ha portato a votare contro la delibera che fissava l’aliquota IMU e quella relativa al Bilancio di Previsione nel suo insieme.
Questo documento, oltre al rilancio dialettico della questione IMU per la novità sul gettito, si propone di rompere il silenzio al cloroformio dei media locali su un argomento così delicato, tanto silenti da sembrare anestetizzati sulle lunghezze d’onda dell’Amministrazione in carica: li invitiamo ad essere più presenti ed all’occorrenza critici su questioni così importanti per la nostra Comunità.
Ribadiamo di seguito i concetti base che caratterizzano il nostro Documento:
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Lo scenario economico generale non è mai stato tanto problematico.
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Quello particolare del nostro Comprensorio ha indubbie criticità aggiuntive sue particolari, dovute alla carenza di infrastrutture e di collegamenti.
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Gli eventi sismici di Maggio hanno aggiunto notevoli handicap addizionali perché al di là dei danni, le normative di sicurezza impongono ora costose, ancorché doverose, verifiche di vulnerabilità sismica con conseguenti adeguamenti strutturali in particolare alle Imprese con dipendenti.
A nostro avviso in questo contesto è inaccettabile l’applicazione di un’aliquota locale IMU dello 0,96 %, record assoluto a livello provinciale , che aggrava di quasi il 30% ( 0,96%su 0,76%) una situazione che, al contrario, giustificherebbe iniziative agli antipodi in termini di fiscalità: si sta pensando a delle “no tax area” per rilanciare l’economia nei comuni colpiti; il dato di sintesi che fotografa la fiscalità Sermidese 2012 è impressionante dal momento che, escludendo il gettito Edipower, nel 2011 quello globale dai cittadini era stato di circa 900.000 Euro mentre per l’anno in corso sarà di 2.600.000 Euro, tre volte tanto.
Chiediamo quindi che venga riveduta al ribasso l’IMU per terreni, edifici produttivi ( salvo opportune e mirate eccezioni) e seconde case per permettere la sopravvivenza delle attività produttive sul territorio, sostenere le attività agricole, stimolare l’altro grande malato, l’edilizia, cercando di utilizzare al meglio l’avanzo di bilancio ed ottimizzando altre entrate iscritte a bilancio, alzando l’asticella del Comune abbassando quella dei Cittadini, contrariamente alla strategia utilizzata nel redigere il bilancio, di segno alternativo e completamente opposto.
Nel testo dell’emendamento ci sono argomentazioni di altra natura inerenti a rapporti e “raccordi” tra la presente e la passata legislatura alle quali non c’è ancora stata data risposta dalla Amministrazione in carica: reitereremo le richieste nelle sedi e al momento più opportuni.
Il Gruppo “ Continuità per Crescere” ed i suoi Consiglieri di Minoranza
Giorgio Marmai
Giuseppe Boselli
Renzo Bertazzoni
Sintesi di
RICHIESTA DI EMENDAMENTO A bozza del Bilancio di Previsione presentata in occcasione del Consiglio del 30_06_2012
Punto 4: Delibera Determinazione Aliquote IMU
Punto 8: Delibera Bilancio di Previsione 2012
Come da regolamento del Consiglio Comunale
richiamiamo la COMUNICAZIONE DI CONTINUITA’ per CRESCERE del 26/05/12 a pagina 2 _ secondo capoverso:
Non appena a conoscenza della problematica, abbiamo tra le altre cose comunicato il segnale più giusto, rinunciando da Gennaio 2012 al 100% delle nostre indennità, Assessori e consiglieri, da destinare alle esigenze sociali più urgenti e gravi.
Si tratta di una somma di circa 25.000 Euro: noi vorremmo che questo importo fosse individuato nel bilancio di previsione come una partita a sé stante indicandola come “Risparmio Indennizzi amministrazione 2007-12” da utilizzare appunto per esigenze sociali particolarmente significative.
Notiamo con grande disappunto che l’Amministrazione ha completamente ignorato la nostra richiesta: non solo non ha estrapolato, evidenziandolo, il risparmio di 25.000 euro, ma ha addirittura aumentato il capitolo di spesa Organi Istituzionali – Prestazioni di Servizi-1.01.01.03 ( da un consuntivato di 94.000 euro del 2011 ) a 113.845 Euro.
Facciamo notare che fino a primi di maggio 2012 quel capitolo ha valore di consuntivo pari a zero o giù di lì grazie alla nostra decisione, per cui vien da pensare che i 114.000 Euro servano per finanziare 7,5 mesi ( da ½ maggio a fine dicembre) del Capitolo “Organi istituzionali” della vostra Amministrazione.
Ribadiamo per finire l’assoluta necessità di estrapolare dal contesto “Organi Istituzionali” il risparmio delle nostre indennità azzerate perché non vengano utilizzate per compensare voci di spesa diverse da quelle “sociali”.
COMMENTO GENERALE ALLA SPESA CORRENTE
L’importante capitolo di spesa che fa da “antagonista” e contraltare finanziario a quello delle entrate fiscali è stato aumentato del 11,11% da 4.250.000 di consuntivo 2011 a 4.723.000: andava limitata questa voce di bilancio anche con tagli a capitoli di spesa tali da non incidere sulle fasce deboli ma utili per contenere il prelievo fiscale.
SPESA IN CONTO CAPITALE
Sono stati mantenuti i progetti co-finanziati dai bandi attivati con i nostri progetti, ex teleferica, nautica e pompe di calore: non bastano, bisogna fare altri progetti, programmare il futuro: non abbiamo ancora sentito parlare di Piano d’Azione delle Energie Alternative ( PATTO DEI SINDACI) che ben si sposa con la riqualifica e l’adeguamento statico-sismica degli edifici pubblici e delle Scuole.
ENTRATE TRIBUTARIE ed EXTRATRIBUTARIE
Come desumibile dalla premessa è il vero punto dolente del bilancio di previsione.
Il problema Edipower, che abbiamo portato alla pubblica attenzione ad inizio anno, si è notevolmente ridimensionato:
con la revisione della rendita catastale da noi ottenuta e l’eventuale applicazione dell’aliquota 0,96% il gettito sarà di 1,6 milioni di euro contro 1,9 milioni del 2011.
Ci sono voci di entrata che, a nostro avviso, non sono state ben valutate: ad esempio il corrispettivo per l’utilizzo degli impianti del ciclo delle acque ( 3365) va rivisto in funzione della legge che impone all’ente gestore di corrispondere non più il canone bensì il rimborso degli oneri dovuti dall’accensione dei mutui.
Un’altra entrata tributaria sulla quale è opportuno fare qualche considerazione è la “ICI anni precedenti” ( codice 1031): non ci sembra coerente, dopo un 2011 che ha visto un introito di 95.000 euro, ridimensionare la previsione a 60.000.
Sarebbe stato inoltre opportuno perseguire tempestivamente la ricerca, nelle sedi amministrativo/politiche opportune, di un maggior stanziamento per la voce 1110- “Entrate da fondo sperimentale di equilibrio” .
Tra le tante eredità positive che abbiamo lasciato c’è anche un avanzo di bilancio non vincolato pari a 638.000 Euro ( quello globale vale 2.444.000) sulla quale contare per superare l’impasse odierno.
Per questi motivi riteniamo che l’applicazione della così detta “ALIQUOTA BASE” indiscriminata al 0,96 % , in un contesto recessivo, con i problemi contingenti che la nostra zona ha purtroppo acquisito nell’ultimo mese sia più che una mossa sbagliata, il viatico per innescare un processo involutivo senza ritorno: in questo modo l’amministrazione ha scelto una scorciatoia per mettersi al sicuro, senza valutare le conseguenze sull’apparato produttivo locale.
Terreni agricoli e non, seconde case ed attività produttive vedono triplicare la fiscalità con l’aggravante di altri oneri addizionali per gli agricoltori ( fabbricati strumentali).
E’ veramente un “massacro fiscale”, che fa scappare a gambe levate chiunque, di fronte ad uno 0,96% di IMU, anche eventuali imprese a carattere industriale che, magari, in cerca di sistemazione dalle zone a noi vicine e più colpite della nostra avrebbero potuto pensare alle nostre aree .
Noi proponiamo quindi di rivedere, a parte le dovute eccezioni, l’aliquota base al valore raccomandato dal Governo centrale del valore di 0,76 per cento e di prendere in considerazione quelle revisioni che il nostro testo ha suggerito, emendando in tal modo il Bilancio di Previsione.
Chiediamo inoltre di considerare possibili tagli alla copertura finanziaria dei servizi, nei casi in cui i beneficiari non siano ricompresi nelle fasce deboli da proteggere.
Chiediamo fermamente di gestire come suggerito la componente “ Risparmio Indennizzi” avuta in eredità dalla precedente amministrazione.
I Consiglieri di Minoranza di “ Continuità per Crescere”
Giorgio Marmai
Renzo Bertazzoni
Giuseppe Boselli