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provincia_no_nucleareHanno firmato in 2067 per dire no al nucleare in Italia e in altrettanti chiedono che il Consiglio Provinciale di Mantova adotti un ordine del giorno per ribadire la contrarietà dei cittadini mantovani all’installazione di centrali nucleari nel territorio virgiliano, un’area già gravata dalla presenza di quattro centrali termoelettriche.

Le firme sono state consegnate stamattina a Palazzo di Bagno al Presidente Maurizio Fontanili da Franco Tiana, Caterina Di Francesco, Iva Ferro e Marco Mossini a nome di tutte le associazioni che fanno parte del Coordinamento antinucleare mantovano. “Questa attestazione popolare è un fatto importante – ha detto il presidente della Provincia – e la richiesta dei firmatari di un ordine del giorno contro il nucleare a Mantova e in Italia si aggiunge a quella già presentata da un gruppo di consiglieri provinciali. Io sono convinto che la maggior parte degli italiani sia contro le centrali nucleari e che in Italia mai si realizzeranno perché se è vero che vi è questa grande suggestione della mancanza di effetto serra con il nucleare e del basso costo dell’energia nucleare nelle ore notturne sussistono ancora grossi problemi irrisolti attorno a questo argomento. Mi riferisco – ha precisato Fontanili – ai tempi di costruzione, al reale costo del carburante per le centrali nucleari che non sono convinto sia più basso dei carburanti fossili, allo smaltimento delle scorie e ai rischi di incidenti nucleari”. Il numero uno di Palazzo di Bagno nell’incontro con i rappresentanti dei comitati per il no al nucleare si è anche soffermato sul fatto che nel resto del mondo a partire dagli Stati Uniti, non si costruiscono più centrali nucleari (Belgio, Spagna e Svezia hanno chiuso quelle esistenti). La Germania lascia andare ad esaurimento le centrali esistenti e punta invece sulle energie rinnovabili. “E’ questa la direzione giusta verso cui guardare - hanno ribadito i promotori della raccolta di firme -. Per questo chiediamo che tutti Comuni mantovani, come ha già fatto la Provincia, incentivino la produzione di energia da fonti rinnovabili”.